
La politica climatica è attualmente in cima all'agenda politica, sia nell'UE che a livello mondiale. Tuttavia, altre urgenti questioni sociali stanno mettendo alla prova la progettazione e l'attuazione dell'azione per il clima. La più evidente e pressante di queste questioni è l'effetto che una politica climatica più rigorosa può avere sulla distribuzione del reddito. Questo progetto si concentra su tali effetti in Italia, fornendo una prospettiva inedita che unisce la progettazione della politica ambientale, gli aspetti di economia politica e le politiche di compensazione. L'obiettivo è indagare gli impatti distributivi effettivi rispetto a quelli percepiti della politica climatica. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo dei proventi di una specifica politica di prezzo del carbonio dell'UE (l'EU ETS) nel compensare gli effetti distributivi negativi sulle fasce più povere della popolazione italiana. Per esaminare queste questioni, procederemo lungo tre direttrici principali. In primo luogo, evidenziamo i legami tra gli aumenti del prezzo del carbonio e i conseguenti effetti distributivi. Il contributo inedito a questo riguardo risiede nel nostro tentativo di identificare le fonti di "distorsione" nelle percezioni dell'impatto distributivo dei cittadini e il conseguente aumento delle misure di compensazione necessarie, basato su un duplice sforzo di ricerca radicato nell'analisi della domanda di energia e su prove basate su sondaggi. Questa parte del progetto si basa anche sullo studio dettagliato del sentimento politico, derivante da un'analisi basata sui social network delle opinioni dei politici sul compromesso tra mitigazione del clima e distribuzione del reddito, poiché le persone nelle istituzioni politiche dovrebbero agire come una "cassa di risonanza" degli atteggiamenti dei cittadini ma anche come forze trainanti di tali atteggiamenti. In secondo luogo, confrontiamo le potenziali risorse derivanti dai proventi dell'EU ETS con quelle effettivamente necessarie per scopi di redistribuzione. Un prezzo dei permessi di emissione di carbonio più elevato dovrebbe aumentare le risorse disponibili solo fino a un certo livello, seguendo una regola di "tipo Laffer", a causa della riduzione della domanda di quote. Di conseguenza, il compromesso tra la severità della politica climatica e gli impatti distributivi potrebbe essere più intenso per obiettivi climatici ambiziosi. Il progetto è innovativo a questo riguardo, in quanto, a nostra conoscenza, è il primo tentativo di valutare empiricamente una "curva di Laffer" per i proventi dell'ETS.
La parte finale del nostro lavoro si baserà sull'analisi quantitativa eseguita nelle prime due fasi, che alimenterà un modello basato su agenti in grado di simulare diversi scenari di politica climatica, per studiare in dettaglio gli effetti distributivi di ciascuna politica tra agenti e settori eterogenei. La novità di questo approccio risiederà nell'integrazione nel modello degli input derivanti dalle fasi precedenti e nella capacità dello sforzo di modellizzazione di tenere esplicitamente conto dei sentimenti e delle percezioni degli agenti economici, fornendo così utili spunti sull'accettabilità della politica climatica.